di: GAL Costa dei Trabocchi

NEI CAMMINI DELLA FEDE

Itinerario alla scoperta dei luoghi di culto

Per chi volesse prendersi una pausa, col fisico e con la mente, dalle giornate all’aria aperta trascorse sulla Costa dei Trabocchi, non mancano, nei dintorni vicini e lontani, luoghi di culto pregni di storica spiritualità da visitare.

I più avventurosi (qui la pausa la prendiamo solo con la mente, sia chiaro) possono dirigersi sulle pendici del Parco della Majella alla ricerca degli eremi qui sorti tra l’XI ed il XVII Secolo, la maggior parte dei quali collegati tra di loro dal “Cammino di Celestino”: un lungo itinerario che, incrociando 7 eremi rupestri e 2 abbazie, si ispira alla storica figura di Celestino V, il Papa che fece “il gran rifiuto”. In questo percorso si segnala l’abbazia benedettina di San Martino in Valle, la “Petra d’Abruzzo” più vicina alla costa, raggiungibile dalle Sorgenti del Fiume Verde site in Fara San Martino dopo un attraversamento delle Gole, pareti rocciose che in un punto sembrano quasi toccarsi.

Simbolo di Chieti, capoluogo di provincia e città di storia millenaria, è la Cattedrale di San Giustino con il suo iconico campanile. Poco distante, la Chiesa di San Francesco “al corso” con il suo suggestivo rosone in pietra traforata e decorata.

Ad Ortona si trova la Basilica di San Tommaso Apostolo, custode delle spoglie dell’Apostolo Tommaso dal 1258. Proprio qui termina il “Cammino di San Tommaso”, un pellegrinaggio che parte da Roma sulle orme di Santa Brigida di Svezia che tra il 1365 e il 1368 giunse ad Ortona a seguito della rivelazione sulla presenza delle ossa di San Tommaso nella cattedrale della città.

Dirigendoci a sud, lasciata alle spalle Ortona è tempo di miracoli. Un giorno un monaco mentre celebrava la Santa Messa fu assalito dal dubbio circa la presenza reale di Gesù nella Santa Eucaristia. Pronunciate le parole della consacrazione sul pane e sul vino, all’improvviso, dinanzi ai suoi occhi vide il pane trasformarsi in Carne, il vino in Sangue. Non si conosce molto di questo anonimo monaco, sappiamo però che questo evento – conosciuto come Miracolo Eucaristico - avvenne a Lanciano, dove, nella Chiesa di San Francesco, sono conservate rispettivamente in un ostensorio d’argento di scuola napoletana (1713) e in un’ampolla di cristallo le due reliquie – 5 gocce di sangue coagulato e una sottile membrana di carne.

Nel segnalare perle come la Chiesa di San Matteo Apostolo in Rocca San Giovanni e le Chiesa di San Giuseppe e Santa Maria Maggiore nel Centro Storico di Vasto, il nostro viaggio tra i luoghi della fede della Costa dei Trabocchi non può che concludersi con l’Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia. Collocata su una collina panoramica affacciata sul mare e ambitissima meta di matrimoni, l'abbazia era un santuario dedicato alla dea Venere Conciliatrice la cui nascita sarebbe anteriore all'epoca dell'impero di Augusto. Il culto pagano del tempio successivamente, nell'VIII secolo circa, venne sostituito da quello cristiano, con il riutilizzo del tempio in chiesa cattolica da parte dei Benedettini.

L’aspetto odierno è il risultato delle trasformazioni apportate tra il 1165 e il 1230 dall’abate Odorisio II e dall’abate Rainaldo.

All’esterno il visitatore può contemplare il portale principale, detto Porta della Luna perché durante il solstizio d’estate è raggiunto dalla luce del sole al tramonto che illumina il presbiterio e la cripta, e la solida struttura della chiesa, classica delle basiliche di stile cistercense.

L’interno della chiesa si presenta a tre navate, con una particolarità: gli archi di destra sono a tutto sesto, in stile romanico mentre, quelli di sinistra, acuti, o gotici.

Sotto il presbiterio si stende la cripta suddivisa da colonne appartenenti all’antico tempio di Venere. Il chiostro formato da una galleria di finestre trifore dà l’opportunità di una bella passeggiata al fresco e perché no, di una bella foto celebrativa della conclusione del nostro viaggio spirituale, prima di tornare sulla costa.